martedì 6 maggio 2014

Il Napoli vince la Coppa Italia battendo la Fiorentina nella finale di Roma 03-05-2014


Non è calcio quando si racconta di scontri, spari e aggressioni. Di infiltrazioni ultrà, poliziotti e feriti. Doveva essere uno spettacolo in una cornice colorata, è stata una sfida infilata tra la guerriglia. Con Hamsik a colloquio con la curva, per poi riferire il verdetto alle squadre. Dentro lo stadio, con un ritardo di 45’ e con il tifo napoletano (in parte pure quello viola) in silenzio, poi è andata così: 3-1 per il Napoli. CHE INSIGNE! — Il Napoli vinse due anni fa. Sollevò la coppa Italia, poi ha chiuso con Mazzarri ed è ripartito da Benitez. Piazzare subito un altro trofeo in bacheca vorrebbe dire agevolare la partenza di un nuovo ciclo. Alla Fiorentina guardavano al traguardo "finale" come un miraggio: le mensole sui cui esibire i riconoscimenti, nell’era Della Valle, erano rimaste vuote. Ognuno, insomma, aveva i suoi validissimi motivi per cercare la gloria. Non poteva giocarsela al meglio, Montella. Dell’attacco esplosivo studiato in estate non era rimasto più nessuno: fuori Cuadrado, Gomez e Rossi. In campo tre alternative adattate all’emergenza. Ilicic centravanti (non lo è), Joaquin seconda punta (è un esterno), Borja Valero trequartista (lui che di norma illumina la mediana). Schieramento alternativo dunque, con Vargas inserito sul centro sinistra e Neto incerottato spedito in porta. L’uomo d’oro del gol, il Napoli lo aveva invece recuperato: Higuain dentro dal 1’, con Hamsik, Insigne e Callejon tridente operativo alle sue spalle. Dieci minuti ed è subito Napoli: l’occasione di Higuain ribattuta sulla linea da Borja Valero. E poi il gioiello di Insigne per il vantaggio. Contropiede azzurro, Hamsik in verticale per il piatto a giro del 24 di Benitez. E prima del quarto d’ora chance per il raddoppio: Higuain, in spaccata, non arriva sul suggerimento dalla destra. Ok, il 2-0 si fa comunque, al 16’: ancora Insigne dopo un azione di potenza del Pipita, palla che sorprende l’intera difesa viola e raddoppio di sinistro, con deviazione di Tomovic nella sua porta. Al 28’ però una partita che sembra chiusa dopo metà del primo tempo pare riaprirsi. Ilicic tocca di tacco per Vargas che va: il sinistro fulmina Reina. L’incredibile pari allo scadere è stoppato dalla bandierina del guardalinee: sulla punizione di Ilicic la tocca Aquilani in leggerissimo fuorigioco.ECCO PEPITo, ma segna mertens — Pipita (Higuain) fa la sua partita di lotta e di sostanza. Soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa tocca invece a Pepito, ed è una delle emozioni maggiori. Rossi rientra dopo l’infortunio del cinque gennaio scorso. La Curva viola lo omaggia con un’ovazione, lui scatta subito e va a dar sostegno allo spuntato attacco di Montella. Anche se l’occasione è per Pandev: davanti a Neto, fa flop. Poi pure Matri rinforzerà il reparto offensivo viola, ma chance…zero. La palla del pari ce l’ha Ilicic (con il Napoli in 10 uomini per l'espulsione per doppia ammonizione di Inler), fallita clamorosamente a un passo da Reina. Segna invece Mertens, subentrato ad Hamsik, in contropiede. Arriva la fine di una notte comunque amara. In cui, almeno un po’, può sorridere il Napoli.
 Fonte: Alessandra Gozzini (Gazzetta.it)



LA PARTITA A QUESTO LINK
Fiorentina vs Napoli 1-3 

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